lunedì 6 dicembre 2010

sabato 15 maggio 2010

Sanremo Mini Solo


Sono partiti venerdì 14 Maggio alle ore 14.30 i ventitre Mini 6.50 della Sanremo Mini Solo, a bordo un solo uomo e nessuna possibilità di comunicazione con la terra ferma.
Primo alla boa di disimpegno ha girato Andrea Caracci a bordo del prototipo Marina di Loano, secondo in assoluto, primo delle imbarcazioni di serie, Andrea Pendibene su Intermatica Ita-520, marcato stretto da Simone Gesi su Dagadà. 
Il primo a tagliare il traguardo, alle 15:46 di Sabato 15 Maggio, è Andrea Caracci con il Proto ITA 431 "Marina di Loano". Per la categoria Serie, in cui gareggia Simone Gesi, il verdetto è ancora tutto da scrivere. E' lotta serrata, infatti, tra un gruppo di sei mini composto da Gesi, Pendibene, Lull, Sabbatini, Groux, Chavarria. Poco più dietro segue Duvignac. Sarà un arrivo al fotofinish per la categoria serie.

Alle 16:44 taglia il traguardo il primo Mini della categoria Serie: è Couvac dello svizzero Nicolas Groux che conquista anche il secondo posto assoluto. Dagadà Spirito di Maremma perde il podio di categoria per un soffio, solo due minuti lo separano da Atchiki 2 (Chavarria) giunto terzo alle spalle di Intermatica.
Il quarto posto di categoria e il quinto assoluto rappresentano comunque un risultato significativo per Simone, che conferma, qualora ce ne fosse bisogno, di essere trai protagonisti della Classe Mini.  

sabato 24 aprile 2010

Gran Prix d'Italia. Seconda prova 2010 di Simone Gesi

di Ettore Chirici*
Questa volta è mancato l’acuto e la partecipazione al “Gran Prix d’Italia” è stata poco soddisfacente. Succede talvolta di non riuscire ad essere nella gara e questo è successo per quasi tutta la regata.
Sabato 17 aprile, alle ore 12, partenza della seconda prova del circuito italiano dei Mini 6,50. Organizzata dallo Y. C. Italiano e dall’Associazione di classe, la regata si è sviluppa sul percorso di 540 miglia, con partenza ed arrivo a Genova, dopo aver toccato Capraia, La Caletta (Sardegna nord orientale) e girato l’Isola di Giannutri. 26 gli iscritti, dei quali 16 nel raggruppamento “serie”.
Già alla boa di disimpegno si sono delineate le prime posizioni nei prototipi e nei serie che sranno confermato all’arrivo di Genova. Dopo una partenza non buona, “Dagadà-Spirito di Maremma” ha avuto un incidente (la prua ha colpito qualcosa in mare e si è rotto il tangone); la riparazione ha portato via 45’ che in quelle condizioni hanno subito significato una decina di miglia di ritardo. Poi all’altezza della Corsica il vento è calato e la barca di Simone non ha trovato le condizioni ideali, essendo stato studiato l’assetto per condizioni meteo-marine dure. A La Caletta (Sardegna N.O.) 1° nettamente Pendibene e la coppia Gesi – Vettorato solo 8°. Da qui, però, in condizioni di vento più favorevoli, è iniziato il recupero, fino a trovarsi nel gruppo fra il 3° ed il 6°. Poi nella notte tra mercoledì e giovedì, a Capraia, dando le previsioni l’ingresso di vento da Nord Ovest, Simone ha cercato di guadagnare sulla rotta: c’è stato invece un rinforzo da SE ed il maestrale è entrato in ritardo. A quel punto la scelta della rotta è risultata sbagliata. Dopo di che non è mancato il divertimento: un lungo e tirato ingaggio con l’altro “reduce” della Transat 2009, Riccardo Apolloni, che ha portato le barche un po’ fuori rotta; era però quello che ci voleva per ricordare qualcosa di una regata sfortunata e sbagliata.
Pazienza. La prova di assetto ha dato ulteriori indicazioni e suggerimenti e, quindi, la preparazione va avanti. Anche le regate meno positive sono utili quando ci permettono di comprendere errori e limiti e come superarli. Questo è ciò che Simone si porta da Genova. Molto più dell’8° posto finale. Per la cronaca, nei prototipi, vittoria dell’equipaggio francese David – Le Diraison; nei serie, netto e formidabile successo di Pendibene – Berenger.
*Presidente Comitato 4236 Miglia

mercoledì 21 aprile 2010

GP d'Italia: vince TeamWork

Alle 10:40 di questa mattina gli svizzeri Etienne David e Stéphane Le Diraison a bordo di Teamwork hanno tagliato la linea di arrivo del Gran Premio d’Italia Mini 6.50 vincendo la quarta edizione della regata organizzata dallo Yacht Club Italiano e da Classemini Italia. Durante la notte l’equipaggio svizzero ha guadagnato terreno e staccato il suo diretto avversario, Marina di Loano degli italiani Andrea Caracci e Gaetano Mura. Etienne David ha regatato a lungo sui Laser e sulle classi olimpiche 470 e Tornado prima di partecipare con Pierre Felhmann alla Whitbread 93-94. Dopo aver vinto la Bol d’Or nel 2004, approda ai Mini 6.50 e nel 2006 vince il Triangle du Soleil. Stéphane Le Diraison ha una lunga carriera a bordo dei Mini 6.50 e annovera nel suo curriculum un secondo posto nella Transat 650 del 2007 (di cui ha vinto la prima tappa La Rochelle-Funchal), un secondo posto al Map Trophy e un terzo posto al Mini Fastnet 2006. In seconda posizione alle 13:21 giunge a Genova Marina di Loano condotto dalla coppia Andrea Caracci e Gaetano Mura. Mantengono la terza posizione (e la prima tra i Mini di serie) Andrea Pendibene e Nicolas Beranger a bordo di Intermatica: navigano all’altezza di Livorno.
Mercoledi 21 Aprile 2010 - 14:20

martedì 20 aprile 2010

GP d'Italia: la situazione al 3° giorno di regata

A 3 giorni e 6 ore dalla partenza il grosso del gruppo dei Mini, dopo aver doppiato la boa di disimpegno posta a La Caletta, in Sardegna sta dirigendo su Giannutri. Molto piu’ avanti, gia’ al traverso di Livorno in testa alla flotta duello serrato tra Teamwork degli svizzeri Etienne David e Stephan Le Diraison e Marina di Loano del duo Andrea Caracci e Gaetano Mura. I due Proto stanno battagliando fin dalle prime ore di regata e sembra che il duello sara’ feroce fino alla linea d’arrivo posta a Genova.
Il tracking, che rivela le posizioni di tutti Mini in gara, non consente al momento di stabilire quale tra le due barche sia al comando. Di certo piu’ comoda la situazione di Intermatica Ita-520 condotta da Andrea Pendibene in coppia con il francese Nicolas Berenger che fin dalle prime battute e’ stata al primo posto tra le imbarcazioni di Serie, e terza in assoluto, una gara maiuscola per lo skipper viareggino, e per il suo co-equipier francese, un vero purosangue sui Figarò. Spledida prestazione anche per Ita 136 Jamin-A del duo Renella/Bruno che dopo essere transitata al 4° posto assoluto a La Caletta sembra aver guadagnato un po’ di terreno rispetto ai diretti inseguitori. Buona anche la posizione di Giagomo Sabbatini e Matteo Miceli che sul loro 554 Scusamilespalle si trova in testa al gruppone degli inseguitori, dove si trovano anche Ita 608 Janaina (Facco/Apolloni) e a seguire Sui 796 Couvac (Groux/Casas), Sui 566 Yancik (Llull/Fravalo), Ita 156 Adrenalina (Iacopini/Stella) e Ita 769 Etciu.it (Frattaruolo/Juvara).
Piu’ staccato il secondo gruppo dei mini composto da Fra 596 Atchiki 2 (Chavarria/Dreux), Fra 660 Mademoiselle Iodée (Duvignac/Navarin), Ita 568 Jolie Rouge (Fornaro/Fornaro), Ita 682 Ocean Challenge (Ravazzolo/Parrocchetti), Ita 704 Dagadà (Gesi/Vettorato), Ita 745 Penelope (Beyer/Broggi), Ita 513 Yak (Gallo/Tosi), Ita 600 Monster (Lusso/Lusso), e Ita 542 Una vela per la Pace (Rossetti/ Pantaleo).
Da segnalare il passaggio in ultima posizione a La Caletta di Ita 342 Ri-Mini (Zambelli/Formicola) che stoicamente, dopo la rottura dell’asse dei timoni poco dopo la partenza, sono rientrati a Genova per riparare, ripartendo poi per portare comunque a casa miglia e per dimostrare che si gareggia anche con il cuore al di fuori delle ambizioni di classifica.
Come ormai e’ a tutti noto, le notizie non arrivano direttamente dai concorrenti ma dalle barche appoggio e dal Tracking, in quanto, per regolamento sono vietate tutte le comunicazioni a terra via telefono satellitare, cellulare o computer. Naturalmente sono consentite quelle con le barche appoggio in VHF e due volte al giorno vengono inoltrate delle chiamate ad ogni singolo concorrente (Vacation) per verificare posizione e situazione a bordo.
IL METEO PER LE PROSSIME ORE
Nella notte tra martedí e mercoledí in costa, venti da ponente in calo fino ad annullarsi per diverse ore. Nelle prime ore della mattina di mercoledí dovrebbe ristabilirsi un flusso tendenzialmente SE (lungo la costa) ma a non piú di 15 nodi. Un buon ponente sui 20 nodi persistente alla latitudine delle Bocche, dovrebbe aiutare la coda della flotta a raggiungere Giannutri. I primi inseguitori soffriranno venti deboli in costa, finchè coperti dalla Corsica. Uscendo dalla copertura ritroveranno un SW intorno ai 20 nodi.
Arrivo dei primi concorrenti a Genova e’ previsto per la giornata di domani mercoledì 21 Aprile, compatibilmente con gli sviluppi della situazione meteo.
Martedi 20 Aprile 2010 - 18:36

domenica 18 aprile 2010

GP d'Italia: aggiornamento ufficiale 18.04.2010 ore 15:46

Il vento forte da Nord per tutta la notte di ieri, sabato 17 aprile ha spinto la flotta dei Mini a buona andatura e la discesa e' stata rapida e piuttosto costante. Mentre il duo di testa formato da SUI 679 Teamwork e ITA 431 sta ormai scivolando lungo la Corsica, il piu' diretto inseguitore e' il Serie ITA 520 Intermatica della coppia Pendibene/Berenger, che al momento viene puntato ad ovest di Pianosa. Alle Spalle di Pendibene stiamo assistendo a una bella lotta tra tre Serie di nuova generazione: Il D2 di Frattaruolo/Iuvara e due Pogo2: Couvac di Groux/Casas e Ocean Challenge di Ravazzolo/Parrocchetti. A questo trio si sta aggiungendo alle loro spalle FRA 660 il TipTop condotto da Marie Duvignac e Gerard Navarin che non intende perdere la loro scia ne' tantomeno la possibilita' di andare a podio. Da qui in avanti c'e' un po' di vuoto, poi Jamin-A di Renella che precede un gruppone di 10 barche composto sia da Serie che da Proto che vede ITA 608 Janaina (Facco/Apolloni) FRA596 Atchiki 2, ESP 519 Cristalljoia, ITA 745 Penelope (Beyer/Broggi) ITA 156 Adrenalina (Iacopini/Stella) ITA 568 Jolie Rouge, ITA 126 Duchessa Extra, ITA 704 Dagada', ITA 600 Monster dei fratelli Lusso e FRA 554 Scusami le Spalle (Sabbatini/Miceli). ITA 622 Big Jim e ITA 408 NEW fanno da intermezzo alla coda del gruppo composta da ITA 513 YAK, ITA 146 Hasta Siempre, SUI 566 Yancik e ITA 542 Una vela per la Pace. Discorso a parte per ITA 342 Ri-Mini che qualche miglio dopo lo start ha accusato la rottura dell'asse dei timoni ed e' stato costretto a rientrare a Genova per la riparazione. In qualche ora il danno e' stato riparato e il giovanissimo skipper Michele Zambelli ha potuto riprendere il mare in modo da portare a casa, se non il risultato, almeno le miglia che servono per la futura qualificazione. Encomiabile certamente questa scelta che da' la misura della tempra e della determinazione dei Ministi. La giornata di oggi e' caratterizzata da venti deboli, da N nella zona in cui si trova la flotta dei Mini anche se e' previsto un rinforzo da NO nel pomeriggio di domani che interessera' la zona delle Bocche.
Domenica 18 Aprile 2010 - 15:46

GP d'Italia: aggiornamento di domenica 18 aprile ore 10:20

Dopo 22 ore di regata Simone e Dagadà Spirito di Maremma si stanno avvicinando all'Isola di Capraia con il grosso della flotta. Intermatica (Pendibene-Berengers), che al momento guida la classifica dei serie, veleggia a largo delle coste elbane. In testa Teamwork, il proto degli svizzeri David-Le Diraison , ormai prossimo alla Corsica.

Partita la quarta edizione del Gran Premio d'Italia

Sotto un cielo coperto con poca onda e 10 nodi di vento, ha preso il via l'edizione 2010 del Gran Premio d'italia Mini 6.50. Pochi minuti dopo le dodici, i 25 partecipanti hanno tagliato la linea di partenza per affrontarsi in una regata di 540 miglia che li terrà impegnati cinque giorni almeno.
Il percorso da compiere è Genova - Isola della Capraia - La Caletta (Sardegna)  Isola di Giannutri - Genova.
Simone Gesi con il suo Dagadà Spirito di Maremma, vincitore dell'edizione 2009 categoria serie, partecipa  in coppia con Maurizio Vettorato (campione italiano 2006 classe mini 6.50).
Alla prima boa di disimpegno posata al largo del Lido di Genova ci sono due italiani al comando: la flotta è guidata da Andrea Caracci e Gaetano Mura con Marina di Loano, seguiti da Andrea Pendibene e Nicolas Beranger a bordo di Intermatica.  Dopo poche miglia di regata, poco prima delle 14, si registra il primo ritiro: Michele Zambelli con Ri-mini è costretto a tornare a terra a causa della rottura dell'asse del timone.
Durante il Gran Premio i "ministi" dovranno cavarsela con le loro forze: non è consentito alcun collegamento radio (se non con la barca comitato che rilascia informazioni e aggiornamenti meteo due volte al giorno), i telefonini non possono essere utilizzati tranne che in condizioni di emergenza, nessun collegamento Internet è consentito.
A bordo di ogni imbarcazione è stata installata una "balise", cioè un sistema satellitare che permette di localizzare e seguire in tempo reale ciascun concorrente. Per seguire l'andamento della regata e vedere dove si trova ogni concorrente basta clicare su http://www.sgstracking.com/tracking/live.php
La prima giornata si conclude con i due proto Teamwork (E. David - S.Le Diraison) e Marina di Loano (A. Caracci - G. Mura) che si sfidano testa a testa davanti all'Isola di Capraia, mentre il grosso della flotta è ancora al largo della Gorgona. Il gruppo, ancora molto compatto, è guidato da Big Jim (A. Pivoli - P. Platone) primo dei serie, con Simone Gesi e che veleggia a centro classifica. 

giovedì 8 aprile 2010

Talamone 28 marzo 2010
Ormai l'inverno è passato, ma in mare è ancora freddo, non sono riuscito ad andare a ballare la samba in balera ma il giramento di scatole per il ritiro alla Transat è passato, guardiamo avanti! Ci sono stati un po' di cambiamenti e piccoli lavori  su Dagadà, tanti ne devono ancora essere fatti. A Talamone mi sono presentato con il mio amico Giancarlo Pedote come co-equipier, miglior italiano di sempre in Transat con il suo quarto posto nei serie....ma soprattutto amico. Lo ringrazio perchè riuscire all'ultimo momento a saltare  a bordo di Dagadà nonostante i suoi fitti impegni non è stato da poco.  La regata. Partenza con bell'aria da Sud Est, decidiamo di partire in boa con tutta la randa (gli unici ma ci stava tutta) e fiocco grande, al disimpegno siamo terzi, issiamo spi grande e subito sfiliamo avanti agli  altri due; fino al canale di Piombino sono gran planate. Caracci e Jacopini (proto) se ne vanno poi più veloci.In serata vicino a Capraia si fanno sotto in 4 serie che ci passeranno proprio al giro dell'isola. Cambia vento, entra da Nord Ovest diamo spi e all'Elba sono già tutti nel mirino di Dagadà, bordeggiamo insieme ai proto e agli altri 2 serie. Con Giancarlo c'è intesa anche se è la prima volta che regatiamo insieme e che lui timona un tip top (il modello di Dagadà), ci alterniamo al timone con pause regolari, le notti sono ancora molto fredde! A Montecristo siamo in 4 tutti assieme accerchiati per 2 ore da delfini che sembrano vogliano giocare annoiati, come noi, dall'assenza di vento. Poi arriva una brezzettina, ripartiamo e poi ci rifermiamo, tutto il giorno così, a cercare gli sbuffi d'aria. A notte il vento termico del Giglio ci fa recuperare su i primi 2 che si erano slungati su Giannutri, ma all'isoletta ci sfugge il primo dei serie che mantiene il vantaggio e va a vincere sotto lo splendido faro di Talamone, ci dobbiamo accontentare del 2° posto dei serie e 4° assoluto dopo: non è sempre festa!
Adesso Dagadà riposa già a Cala de'Medici (attuale porto di permanenza),  dove sarà preparata per la prossima "battaglia": il Gran Premio d'Italia a Genova ad aprile.....ci potrete seguire dal pc.

Ciao a tutti 
Simone e Dagadà    

mercoledì 7 aprile 2010

Arcipelago 650: buon inizio per Simone Gesi

La regata è stata intensa e dura. Simone Gesi, in coppia con l’amico Giancarlo Pedote (4° alla Transat 2009), ha ottenuto un ottimo 2° posto.
Partiti venerdì 26 alle 12, le barche hanno veleggiato verso Capraia prima con scirocco 18 – 20 nodi e, nell’ultimo tratto, con vento irregolare leggero (massimo 10 nodi). Al giro di Capraia, ben delineati gli equipaggi in lotta per i primi posti: Caracci – Rossi nei serie (costantemente e decisamente primi), in tre nei serie, quelli che poi occuperanno il podio finale. La discesa verso il Giglio, nella mattina del 27 di nuovo con vento forte (WNW sui 25 nodi) e mare formato. Che le condizioni siano state dure lo testimoniano i 6 ritiri, dei quali due con danni importanti alla barca (un disalberamento e problemi al bulbo). Caracci – Rossi (prototipi) saldamente al primo posto, mentre Gesi – Pedote riescono a passare in testa. Verso il Giglio calo di vento (appena 6 nodi) che rinforzerà solo verso il traguardo di Talamone, dove le barche tornano a conclusione del percorso di 160 miglia.
Nei prototipi, primo posto di Caracci – Rossi. Nei serie, alla fine di un continuo confronto ed alternarsi di posizioni (soprattutto tra i due equipaggi italiani), la spunta la coppia Pendibene – Routte (francese), al secondo posto Gesi – Pedote e terzi i francesi Chiavarria – Oreux. Il risultato di Simone Gesi è molto positivo, dopo quattro mesi di fermo. “Dagadà – Spirito di Maremma” si è ben comportata, risentendo solo del fatto che la regata è stata condotta per larga parte con venti portanti (condizioni nelle quali non esprime il massimo) e delle vele ormai non più al meglio. Prossimo appuntamento a Genova, il 17 aprile, per il “G.P. d’Italia”.
Nelle foto: la partenza della regata (in alto a dx); Simone e Giancarlo (in basso a sx)

Progetto "Spirito di Maremma"

L'atleta: Simone Gesi. Titoli: campione italiano 2009 di categoria al primo tentativo. La barca: sempre lei. Classe “Mini 6,50” categoria Serie – tipo Tip Top (lunghezza 6,50 metri, peso 750 kg). Nome: Dagadà Spirito di Maremma. Obiettivo: settembre 2011, completare la regata “Transat 6,50” (4230 miglia in Atlantico, tutte in solitario) – speranza, entrare nei primi 10 della categoria Serie. Tra il 2008 ed il 2009 ha percorso più di 5.000 miglia marine con ITA 704 “Dagadà”. Ha acquisito la qualificazione alla “Transat 2009” (La Rochelle – Salvador de Bahia, 4200 miglia in solitario) dopo solo un anno di campagna, mentre normalmente è di tre, quattro anni. Ha vinto il titolo italiano 2009 di categoria (Mini 6,50 serie). Poco prima della partenza, l’ammissione alla Transat 6,50: subito, la corsa contro il tempo per mettere a punto la barca. Qualificarsi a questa regata è come essere ammessi almeno all’Olimpiade: su una barca grande come due pattini messi assieme che deve sfidare mari imprevedibili e, spesso, minacciosi. Partiti il 13 settembre, dopo meno di 100 miglia, in pieno Golfo di Biscaglia, rottura del pilota automatico; in pratica, gli altri potevano dormire con turni definiti, Simone, invece, sveglio per 4 giorni consecutivi, con oltre 30 nodi di vento ed onde di sei metri e più. Questa la prima tappa, 1200 miglia fino a Funchal (Madeira), un’autentica odissea, una navigazione faticosa e coraggiosa, di sapore antico e forza (fisica e mentale), ammirata dagli organizzatori, dai tecnici, dai colleghi (si veda il sito ufficiale della regata e la stmpa francese). Poi altre 300 miglia ed il definitivo ritiro alle Canarie, sempre per il pilota automatico (come dire, affrontare almeno 20 giorni di navigazione senza dormire).
Questa straordinaria esperienza ha dimostrato che Simone ce la può fare e che ne vale la pena. Insomma, si riparte. Può apparire strano, ma a sostenere il via alla campagna 2010 – 2011 sono i colleghi italiani alla “Transat 2009”: Giancarlo Pedote (4° posto – miglior risultato di sempre per un italiano), Daniela Klein e Luca Del Zozzo, il giovanissimo Michele, prossimo debuttante nella categoria. In mare rivali, ma per il resto tutti solidali affinché si possano affrontare ostacoli e traversie inevitabili in queste imprese. Prima degli altri, la sfida è con se stessi ! Proprio loro hanno la massima fiducia sulle capacità e le possibilità, anche nel risultato, del nostro Simone. La nuova campagna l’abbiamo battezzata “SPIRITO DI MAREMMA” (e questo nome si affiancherà a Dagadà), cioè quella tenacia, quella forza, quella rudezza, combinati alla grande umanità che caratterizza questa terra. La partecipazione alla “Transat 6,50” è servita a promuovere il nostro territorio, il suo mare, i suoi prodotti. Per alcuni mesi, Follonica è entrata nel mondo della grande vela e dello sport estremo grazie al suo navigatore solitario. E’ stata, come speravamo, anche un grande promozione di questa pratica sportiva. Così impostiamo anche questa nuova campagna. Assieme a Simone, si rinnova anche il “Comitato 4236 miglia”, lo strumento che ha permesso, grazie alle gesta del nostro atleta, di trovare risorse, dare risonanza all’impresa sportiva, avere interesse e consenso in Maremma. Il Sindaco di Follonica, Eleonora Baldi, ed il Presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras, ne sono i nuovi promotori. Assieme alla Lega Navale Italiana di Follonica, della quale Gesi rappresenta i colori, sono i punti di partenza. Ora al lavoro per completare le scelte tecniche, lo staff ed i sostenitori principali del progetto. L’esperienza 2008-09 ci ha insegnato molto. L’impresa umana e tecnica richiede investimenti adeguati per affrontare al meglio la sfida dell’oceano. In questa regata, l’elemento umano è al primo posto, ma un miglior supporto tecnico dà soddisfazione alla tecnica ed alla forza della persona. Il programma sportivo che si è delineato è molto diverso dalla precedente campagna, non avendo problemi di qualificazioni: 2010 regate italiane e tutto concentrato sulla prestigiosa Le Sables d’Olone – Azores – Le Sables d’Olone (1270 miglia in solitario); 2011 tutto in Francia, scegliendo 2 revate tra Pornichet (300 miglia), Mini Pavois (800 miglia), Trofeo Peron (220 miglia), tutte in solitario. Poi, la Transat 6,50 2011. Il primo appuntamento è il prossimo marzo, con la Regata dell’Arcipelago (partenza ed arrivo al Puntone di Scarlino). In quell’occasione, presentazione ufficiale dello staff e dei sostenitori.